IL FRENULO LINGUALE ALTERATO
Il frenulo linguale corto è un’anomalia congenita che colpisce circa il 10% della popolazione. È sempre stato oggetto di forti controversie nella letteratura scientifica, probabilmente perché manca da sempre una profonda comprensione di cosa sia davvero un frenulo linguale corto (come diagnosticare, come intervenire, come trattare) e soprattutto di quali siano le complicazioni che ne derivano. Pediatri, dentisti, ORL, logopedisti (…) hanno opinioni molto differenti sul trattamento del frenulo linguale corto. Il corso si propone di presentare le evidenze a supporto di un trattamento precoce e multidisciplinare del frenulo linguale corto, sulla base del fatto che ha importanti conseguenze su allattamento, articolazione verbale e occlusione dentale. Si tratterà quindi dell’importanza dell’anamnesi, di una valutazione accurata e del trattamento pre- e post-chirurgico. OBIETTIVI Alla fine del corso, i partecipanti saranno in grado di: Riconoscere le implicazioni di un frenulo linguale corto o alterato Valutare e classificare il frenulo linguale attraverso un protocollo specifico e condiviso a livello internazionale Differenziare tra frenulo linguale corto e ipotonia linguale Inviare il paziente all’intervento chirurgico Trattare il frenulo linguale prima e dopo l’intervento chirurgico
I DISTURBI TEMPORO-MANDIBOLARI
Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di intercettare un disordine temporomandibolare; per saperlo valutare distingueranno una situazione di normalità da una patologica secondo criteri standardizzati internazionali come la Diagnostic Criteria. Sapranno distinguere il paziente con disfunzione craniocervicale dal paziente con disfunzione craniomandibolare; sapranno inoltre individuare le possibili patologie dell’articolazione temporo mandibolare sostenuti da decision trees validati, utilizzandone la corretta nomenclatura e conoscendone il percorso prognostico. Saranno infine in possesso di tutti gli strumenti teorici e pratici necessari e fondamentali per permettere al partecipante di inserirsi e di interfacciarsi in un corretto contesto di lavoro d’equipe multidisciplinare (odontoiatri, logopedisti, chirurghi maxillo facciali, neurologi) come necessario data la multifattorialità del disordine temporomandibolare.